Tuesday, August 18, 2009

Il paradiso dei calzini


Dove vanno a finire i calzini
Quando perdono i loro vicini?
Tempo, sembra essere, di scelte e di novità. Di ritrovarsi di fronte a una situazione e capire che non può andare avanti, che non è il caso. Chi scende in campo assieme, guardando la stessa linea di meta, condivide qualcosa che il resto del mondo non riesce proprio a concepire. Una comunanza di obbiettivi, c'era una frase che diceva che era quello che rendeva i membri di una squadra "Fratelli per forza". Fratello per forza lo sono stato con tanta gente, in giallo e blu, e sembra così strano e brutto, e mi pesa così tanto il cuore al solo pensiero che questa comunanza di obbiettivi si sia persa, e che sia ora che io, da uomo, sappia quando una "storia" finisce e debba segnare la fine di un capitolo. Storia rugbistica, di fango, di sangue, di birre, di sudore, di lacrime e di risate. Di quello che mai riusciranno a strappare dell'Amatori Tradate Rugby Club dal mio cuore. Purtroppo è doloroso rendersi conto che quella squadra non c'è più, ed è brutto dover essere maturi e doversi dire: "E' finita". Purtroppo, credo che sia finita e, nonostante speri che là continuino a serbare un bel ricordo di me, e di essere sempre il benvenuto in Sede e sull'Erba dell'Uslenghi, temo sia tempo di cercare fortuna altrove. Lo diceva una placca nello spogliatoio del Rugby Udine: "Ho visto squadre vincere contro la società, contro l'allenatore, contro la stampa e anche contro i tifosi, ma non ho mai visto vincere una squadra in cui i giocatori si giocavano contro". So long, and thanks for all (the fish?)...
Vi dedico questa canzone, forse capirete i miei perchè:

Devi essere un uomo, che parole forti
Per chi non si vede, per chi non ci crede
Per chi non si sente, sorride e arrossisce
E guarda la luna

Devi essere forte e farti valere
Che parole assurde per chi non lo vuole
E lui non si vede cercare la lotta
E aspetta la notte

Notte che rende la sua pelle come nei suoi sogni
Come un desiderio diverso e nascosto
E cerca una mano che non può chiamare
E spegne la luce

Rudy fin da bambino è un bambino sbagliato
I modi sbagliati, i giochi inadatti
La voce tradisce un cuore segreto
che batte in silenzio!

Ed ora che il tempo è passato, lui si guarda e capisce
Che dentro una regola il tuo amore finisce
Se non sei più forte di chi non vuole
vederti cambiare

Cambiare il silenzio in parole, il peccato in amore
Per correre ancora con il cuore in gola
Perso nella gente per volare via
Per amare ancora

Ed ora il mondo lo guarda e lui guarda il mondo
Gli occhi gli stessi, ma gli sguardi cambiati
La pelle divide il suo cuore da un vento
Che cerca risposte

Risposte che la gente pretende per sentirsi normale
Non vuole capire, vuole compatire
Disciogli nel vento la terra ed il cuore
Per nascere ancora

Rudy non è più ragazzo
Ma ora si muove leggero per la città