Saturday, October 27, 2007

Derry, Galway, Orio al Serio

Trovo sia giusto ricominciare questo blog da dove l'avevamo lasciato. Indi per cui il post fotografico su Belfast e Derry e indi per cui il post che mi sto accingendo a scrivere, su Galway. Prima però un paio di paroline su Derry. Una città magnifica, dei gran bei panorami, specie sulle mura, dalla parte del Bogside (Bloody Sunday, ricorda niente?) e sul riverside del Foyle. Non parlerò qui delle sensazioni provate in quella città, ma solo di quanto mi è piaciuta, di quanto mi è parsa, nonostante tutto e nonostante le dimensioni esigue, incredibilmente vitale. Al mercato sotto le mura ho trovato un ottimo gruppo di cover, principalmente soul, gli After Midnight, e mi son goduto il loro concerto in mezzo a una scena stile Commitments, con una vecchietta e due bambine che ballavano. La sera discussioni varie con un francese e una tedesca/nordirlandese, e con un australiano. Ho lasciato Derry al mattino presto, le strade ancora vuote, l'aria fredda e frizzante, e sono andato a Galway.

Galway mi ha un po' deluso. Troppo turistica, commerciale e stereotipata, questa l'impressione che mi ha dato. Ciò non toglie che sia riuscito a ritagliarmici dei bei momenti. Primo tra questi, l'Oceano. Un moletto che si stagliava nella Baia di Galway nel quale mi son messo tranquillo e beato, con la sola compagnia dei pescatori. A un certo punto è arrivato, cantando delle canzoni di Elvis, un vecchietto a elemosinare merluzzi per poter cenare, e si è messo a raccontare di quando giapponesi e coreani venivano a pescare merluzzo nella Baia di Galway. Poi dopo, nel parco di Galway, ho fatto conoscenza con una squadra di rugby di Leeds, in particolare con gli allenamenti. Sapevo che un'occasione mi sarebbe capitata, e avevo portato in borsa scarpe brutte e due vestiti da allenamento. Ma mi è andata storta, li avevo lasciati all'ostello, e mi sono accontentato di una chiaccherata con gli allenatori, uno dei quali mi ha definito "An embassador of Italian rugby".

Il giorno dopo invece è stata la volta di Paul O'Brien, ex-curatore della fanzine del Galway United. La cosa è partita da Sandro, un amico che ha gravitato nell'orbita della squadra di calcio. Gli ho scritto dall'areoporto che andavo a Galway. E lui in tutta risposta mi ha scritto: "Porta i miei saluti a Paul O'Brien, è una sorta di ras locale. Ha un newsagents centralissimo". Pensavo fosse impossibile trovarlo, ma mentre girovagavo per la strada mi son trovato di fronte l'insegna: "O'Brien Newsagents". E ho fatto conoscenza con Paul O'Brien. Più tardi invece sono entrato in un pub in cui volevo bermi due pinte e assistere a una session. Ed è iniziata con un vecchio irlandese una conversazione su calcio, rugby, Italia, Irlanda e sport gaelici. Il brindisi è stato fantastico: "A Totò Schillaci, al giorno in cui l'Italia vincerà il Sei Nazioni e l'Irlanda la Coppa del Mondo di Calcio". Nel bagno del locale troneggiava quest'opera dell'ingegno umano:

GALWAY "For refunds, insert baby"

L'ultima persona conosciuta a Galway è stato Johnny, un busker. Una via di mezzo tra Bob Geldof e Shane MacGowan, che suonava canzoni di Christy Moore e Bob Dylan. Abbiamo parlato un po', poi mi ha prestato la chitarra, e ho suonato "The Green Fields of France". La notte l'ho spesa parte in bus, parte all'areoporto di Shannon. Qualche chiacchera sparsa, qualche giretto per l'areoporto vuoto, una dormita sulla panchina più scomoda dell'universo mondo.
Alle 5 del mattino check-in. Nella security area un centinaio di soldati americani. Più che altro rangers, ma anche qualche marine. Probabilmente di ritorno dall'Iraq. Uno scambio di parole con dei tifosi del Celtic diretti a Glasgow, e poi il volo. Atteraggio dolorosissimo: orecchie tappate, dolore immenso. A terra recupero il mio bagaglio e mi dirigo fuori dall'areoporto, ma un pastore tedesco si accoppia con il mio borsone. Mi tocca aprirl0 e tutto, mentre i carabinieri cercano di far entrare il pastore tedesco nella macchina a raggi-x: "Dai che ti facciamo la risonanza magnetica".

1 comment:

Anonymous said...

Bella cronistoria....cazzo prima o poi devo andarci...A Natale se tutto va bene sono a Liverpool..
JoeDee