Tuesday, March 24, 2009

Any minute now...

Primo aprile. Colloquio. A Gorizia. Dajeeeeeeeeeeeeeeeee!

Sunday, March 08, 2009

Stand till you fall

Cominciamo dalla fine. Perso, di un punto, un punto che fa malissimo, contro il Monza. 17-16, con un nostro piazzato andato a infrangersi sul palo allo scadere. Lacrime. E l'amarezza, mentre togliamo i pali, la tristezza immensa di calare così il sipario sulla stagione, almeno in casa. L'amarezza di un primo tempo in cui abbiamo dominato in lungo e in largo e abbiamo portato a casa poco di quello che avremmo potuto. E quando era il momento di chiuderla, di ucciderla, proprio in quel momento...abbiamo permesso che loro ritornassero in partita, che ritrovassero un pelo di convinzione, che ci facessero una meta e che si portassero a casa la nostra partita. Una partita che chiunque di noi è stato orgoglioso di aver giocato, credo. Perchè abbiamo dimostrato due coglioni della madonna, perchè la capolista imbattuta l'abbiamo messa sotto. Ero nervoso, stamattina. Mi sentivo sonnolento e non mi piaceva. Poi, tutto d'un tratto, teso come una corda di violino. Un paio di episodi mi aiutano a rilasciare la tensione. Scopro che le pantofotacche in realtà sono la causa dei miei problemi al piede, e dalla borsa riemergono le buone vecchie tacchettine della Kipsta. Consegna delle maglie...ho chiesto a Natale di mettermi in lista con la 5, visto che la settimana prima avevo avuto la 4. Una questione di affetto, il 5 è il mio numero. "6, Enzo...5, Bongo...". Io faccio una smorfia, impercettibile. "Scherzavo. So che la vuole Billie, 5 Billie". Riscaldamento, ancora teso, ancora nervoso. E poi, tutto d'un tratto, mentre Dervino ci parla in spogliatoio, a pochi minuti dal kick-off, cercando di toglierci la tensione di dosso, e di scaricare quella di troppo...comincio a sorridere, a ghignare con in bocca il paradenti. Il nervosismo si scioglie. So che sono pronto, so che ci sono, so che voglio giocare. "Siamo ancora un punto davanti a loro. Crediamoci. Crediamoci come ci credeva Billie a Varese. Vero Billie?". Io annuisco, col sorriso in faccia. E in campo mi son divertito. E credo di aver fatto bene, dando anche una manina a pulire il pallone da cui poi siamo andati in meta...la soddisfazione, nel terzo tempo, di sentirmi dire da un avversario: "Per me i tuoi han sbagliato a sostituirti". E da Bongo, nuovo compagno di ruolo dopo la squalifica del Bassotto Mone: "Non ho capito perchè ti ha sostituito". So di aver fatto una buona partita. Avevo ancora voglia di dare, e avrei voluto giocare di più, ma è stato giusto così. Crederci, fino all'ultimo, fino all'ultimissimo. Il miracolo si è stampato contro il palo, e credo che quel piazzato ce lo sogneremo tutti stanotte. Occhi lucidi, tristezza, testa alta, con le lacrime in volto. Al telefono con Silvia, rompo gli indugi, e poi ricomincio a sorridere. Un po' di malinconia. Volevamo dimostrare a noi stessi e a tutti gli altri quel che valiamo. A noi stessi, credo che si possa dire che l'abbiamo fatto. Se gli altri non l'han capito, poco conta. A voice began to call "Stand till you fall, we'll stand till all the boys fall".

Saturday, March 07, 2009

Il golpe dei rugbisti

Un interessante punto di vista sul rugby alle Seychelles, il mio nuovo articolo per Storie di Sport:

Thursday, March 05, 2009