Monday, June 15, 2009

Kazaktustan, Kazuktistan, kazaki e cactus

Oggi ho fatto una cosa, e temo i riscontri pratici di quest'azione. Ho seminato dei semi di cactus. Non sento di avere un particolare pollice verde, anzi. Temo sia più facile far crescere dei cactus sul Pik Kommunizma in Kazakistan che per mano mia. Infatti per seminarli mi son fatto dare una mano da babbo. Beh, la semina è ultimata. Ora stiamo a vedere se germogliano. Sono un di Lei regalo di compleanno. Dieci semi di Copiapoa Lauii (cliccaclic) e trenta di Astrophytum Myriostigma (cliccaclic). Spero tanto di potergliele mostrare, orgoglioso, un giorno. "Guarda che cosa è venuto fuori dai tuoi semi". Perchè credo che, anche se il terreno è testardo quanto una steppa kazaka, con amore, pazienza e buona volontà, dai semi qualcosa verrà pur fuori. Ho seminato i kazukti, li ho innaffiati da una bottiglietta di Acqua Primavera. Che fretta c'era? Maledetta Loretta Goggi!

(Si, dai, la storia della bottiglia la sapete tutti)

3 comments:

pulicipassatodiqua' said...

Perchè credo che, anche se il terreno è testardo quanto una steppa kazaka, con amore, pazienza e buona volontà, dai semi qualcosa verrà pur fuori.
radiofreccia in versione botanica :-P

Iltuouomo said...

Dolce amore fecondo, vedo che cominci ad accettare che sono io che spargo il seme :-D

parabrezza said...

però se li innaffi quei cactus annegano!!