Saturday, January 20, 2007

Vic, Griffen, Checchinato, i tallonatori e altri animali


Heavy week. Tutti i giorni al Museo a seguire guide, in attesa, tra una settimana o due, di iniziare a farne io stesso. Inutile dirlo, la paura fa 90. Però so che ce la farò, magari l'inizio sarà difficile e un po' sconfortante, ma cazzo. Sono un grande raconteur, io, perdinci! Vuoi che non pendano tutti dalle mie labbra mentre spiego il sistema biella-manovella, o l'albero a camme, o stocazzo (tipo l'Autoclave per l'attacco dell'alluminio)? Non lo faranno. Io però ci provo lo stesso.
Martedì prima prova per il nuovo progetto della mia band, ovvero un concerto acustico in marzo, con una formazione che prevede Rob alle percussioni, Andy all'ukulele, io alla chitarra e voce e la new entry Naska (il mio gemello) al basso. Nome provvisorio del progetto: The Men They Should've Hanged (tributo ai The Men They Couldn't Hang). La prima prova è stata una pena. In compenso ci siamo scambiati (il 16 gennaio) i regali di natale. E Rob mi ha regalato il mio agognatissimo Vic (che vedete nella finestra di fianco). Sono commosso.
Mercoledì l'allenamento mi ha visto fare il tallonatore. Oggi il collo faceva ancora male. Però non sono andato malaccio. Attacchiamoci a questa convinzione, in quanto è probabile che domenica manchi il mio capitano, nonchè tallonatore, Dante, e che debba sostituirlo in tali ruoli, giocando una partita intera in prima linea. Un detto irlandese dice che chi ha giocato in prima linea ha un posto in paradiso, perchè ha già provato l'inferno in terra.
Per concludere, giovedì ho stretto la mano a Paul Griffen (mediano di mischia di Calvisano e della nazionale italiana, originario di Dunedin, Nuova Zelanda) e Carlo Checchinato (ex-seconda linea, ora team manager, della nazionale italiana, recordman mondiale di mete a livello internazionale tra gli avanti). Griffen è grosso circa come me, a parte che è uno dei pochi esseri umani con basette più grosse delle mie. Checchinato, per contro, è enorme. Attendo impaziente la foto.
Per concludere, giovedì bella serata al Birrificio di Lambrate con Robberta, Duccio IRF e Rosa. In particolare ho parlato un sacco con il buon Duccio, fellow journalist and rugbyman, di sport gaelici e GAA, di IRA, di rugby, di Irlanda e Nord Irlanda, di giornalismo, di tutto.
Dopo che stasera tre ragazze della femminile hanno testato vari culi e decretato il mio fra i migliori alla prova del tatto, me ne vado a nanna con l'orgoglio di chi può. Anche se non sono proprio sicuro di cosa ciò voglia dire.

3 comments:

Anonymous said...

Cioè tu hai...
... voglio dire tu!

Voglio vedere la foto! O_O

barbara said...

èvvero!!
figata!
allora me lo sono conquistato pure io il posto in paradiso!!!

(evvaiiiiiii)

Anonymous said...

Conosciamo tutti perchè gli inglesi aprano quelle due dita, fanculizzando il prossimo, in ricordo delle torture nei confronti degli arcieri durante la Guerra dei Cento Anni contro i Francesi, no?