Oggi 12 febbraio 2008 (magari il post lo finisco il 13) sono 4 anni dall'ultimo concerto dei Korova Milkbar, il gruppo streetpunk in cui suonavo il basso e facevo i cori. Sei mesi di agonia coronati da quel concerto. Grande da alcuni punti di vista, deludente da altri. Dieci giorni dopo, il 22 febbraio, la decisione di scioglierci. Beh, e cos'è successo (forse complice anche il ritorno a The Catcher in the Rye)? E' successo che ho trovato due vecchie foto, le ho legate alle storie della mia vita, a com'ero a quei tempi, anche a come mai mi chiamo Billie. E che ho pensato alle date. Il 2004 è stato un anno fulmineo, che mi ha in un certo senso preso a schiaffi. I primi esami universitari, la patente (5 febbraio 2004, il foglio rosa scadeva il 14 febbraio, giorno in cui mi sono iscritto a rugby.it), lo scioglimento dei Korova, un'estate da pazzi con la Milkbar Gang, la famiglia estesa di allora. Un incidente sulla statale a Grottaglie. E poi la settimana del 27 novembre di quell'anno, in cui si formarono i Pressure Drop A.K.A., in cui cominciai a giocare a rugby e in cui conobbi persone importanti o che importanti lo son state. Ho pensato a quanto in fretta può cambiare una persona, a quanto son diverso da un Billie precedente, a quanto son cambiato. Le letture, i film, la musica. Le cose fisse, poche. Tagliandomi i capelli settimana scorsa ho sentito di fila "Sono un uomo o sono un ragazzo" dei Klasse Kriminale e "I'm a man, I'm a boy" degli Sham 69 (gruppi che, guardacaso, ascoltavo soprattutto ai tempi dei Korova, anche se ancora hanno un posto nel mio cuore e nel mio lettore mp3). E mi è venuto da chiedermi quanto sono uomo già e quanto ragazzo ancora. Riflessioni che di fronte a uno specchio, mentre ci si tosa il pelo (ho già parlato della valenza del taglio di capelli come "rito di passaggio" o "esorcismo personale"), vengono particolarmente bene. Looking in the mirror saying WHO ARE YOU?, come dice la canzone degli Sham. E guardarsi nelle foto, guardarsi allo specchio...è un po' simile, in un certo senso. Non so dove sto andando a parare, però voglio metterci dentro anche il fatto che ieri ho visto "Into The Wild". Bello, grande musica, grandi paesaggi, bella storia - così liquidiamo l'inutile parte recensiva. Mi ha dato da pensare. Non ho ancora chiaro a cosa, quindi chiuderò il post con le due immagini. Sono entrambe state scattate a maggio 2003, c'è un Billie appena 18enne, o forse ancora per poco minorenne, non ricordo. C'è il buon O'Reele, che fu colui che mi introdusse al rugby e mi ribattezzò Billie, fidata chitarra dei miei gruppi. Ci sono i Korova Milkbar nella formazione originale, in concerto a Cantù. E c'è un Billie che ancora non era chiamato Billie, ancora non aveva le basette, era ancora più ingenuo di adesso, ma era comunque me.
Le due dame di Chobunsai e Alessandro
5 years ago
2 comments:
adoro qst tuoi post in cui ti guardi dentro, fuori e nella circonferenza... ;)
buon quarto concertoversario e quarto patentoversario e quarto forumversario!
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