Arrivò infine il giorno tanto temuto: la prima guida. No, non della patente. Guida. In un museo. Anche detto animatore scientifico, o facilitatore. Insomma, non so neanche io cosa sono, diciamo guida. Dopo una lunga formazione che non fece superstiti, Billie iniziò stamani ad esercitare, affiancato da una guida più esperta, di fronte a una classe IV elementare. Dopo incubi che mi accompagnorno negli scorsi giorni, infine eccomi al Museo, con il di sopra cartellino. Alle 9 e 30 inizia il calvario. La receptionist chiama il nome del laboratorio di cui devo fare la guida. Io accolgo la classe, stringo la mano alla maestra, che subito mi avverte: "Sono una classe di casinisti scatenati". Bell'esordio, Billie, bell'esordio. Evabbè, si comincia. Li saluto. Uno mi chiama: "Signore?" "Non chiamarmi Signore, chiamami Billie!" (i nomi sono stati celati per mantenere la praivasi). Quel bimbo (d'ora in poi Piccolo Disanderthal [Neanderthal Disadattato - Homo Disa Neanderthal]) sarà una costante di tutta la visita. Cinque minuti dopo mi chiama ancora. "Signore?" "...". Finalmente arriviamo al laboratorio. Sono teso, e si sente. Però cerco di fare quel che devo fare, spiegazioni, domande, quant'altro. Devo prenderci la mano, non è affatto facile. Poi loro sono 22 scatenati, le maestre avevano ragione. Non uno che facesse silenzio. Oddio. Uno si. Piccolo Disanderthal. E, non memore che fosse lui quello del "Signore?", chiamo Piccolo Disanderthal e gli metto in mano un oggetto, chiedendogli di descriverlo. "Forza, Piccolo Disanderthal, descrivilo ai tuoi compagni" "...". Zitto, niente reazioni. Le sue labbra pronunciate, una faccia tipo mucca che guarda un treno, l'oggetto in mano e lui fermo: una mensola umana. Gli mancava la clava cui appoggiarsi per dare l'impressione di un cavernicolo che si chiede cosa sia una ruota. E nella mia mente un solo pensiero: Ma porcoggiuda, ma di tutti 'sti 22 criminali, proprio quello autistico dovevo chiamare fuori?. Cerco di fargli leggere delle lettere e dei numeri che sono sull'oggetto: "Vedi qua cosa c'è scritto? Leggilo ai tuoi compagni!" "...". Niente. Ma porco il clerobbastardo, ma di tutti 'sti bambini normali, proprio quello afasico, dislessico e analfabeta dovevo chiamare fuori?. Terrorizzato, pensando che non sappia leggere ancora in quarta elementare, le leggo io: "A, B e C...e invece qua ci sono dei numeri...". E a questo punto Piccolo Disanderthal ha una reazione improvvisa quanto inaspettata e oramai insperata. Una raminga sinapsi si impadronisce chissàcome del suo cervello e dimostra che...leggere non sa leggere, ma con i numeri ci sa fare: "1, 2 e 3". Nella mia mente oramai è certo: Piccolo Disanderthal è autistico, è il clone di Rainman. Beh, i momenti di terrore si sprecano, e dopo mezz'ora (su due di guida) le fauci sono secchissime. Alla fine arrivò la fine fine. Anche se un bambino inciampa su una delle cose fatte in laboratorio, smontandola irrimediabilmente, e rovinando il lavoro di un'ora di undici poveri bimbi. Poi un quarto d'ora di visitina guidata, a fargli vedere il sottomarino parcheggiato dietro al Museo. Piccolo Disanderthal si distingue nuovamente: "Signore?" "Non chiamarmi Signore, chiamami Billie...". E finalmente, è arrivato il momento del saluto. Piccolo Disanderthal vuole che gli stringa la mano: "Signore?". Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh!
Le due dame di Chobunsai e Alessandro
5 years ago
6 comments:
ugh!
è molto bello questo blog, signore
Ero sicura che qualcuno ti avrebbe chiamato "Signore?"....ehehehe
D'ora in poi ti chiamerò Signor Billi.
no, io continuerò sempre con "sir"
bhe, oh! Sono passati cinque giorni dall'ultimo post, e io cosa leggo?!? Staremo mica scherzando, eh?? Roba da matti
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