Wednesday, January 30, 2008

Nine Stories

In treno, oggi, ho finito Nine Stories di J.D. Salinger. Mi mancava solo l'ultimo dei Nove Racconti, Teddy. E anche quel racconto, come tanti altri del buon Jerome David, mi ha lasciato di sasso. Perchè i racconti di Salinger mi lasciano di sasso. Per definire cosa vuol dire leggere un racconto di Salinger citerei lo stesso Salinger, da Il giovane Holden: "Il più bello di quei racconti era Il pesciolino nascosto. Parlava di quel ragazzino che non voleva far vedere a nessuno il suo pesciolino rosso perchè l'aveva comprato coi soldi suoi. Una cosa da lasciarti secco". Ecco, a me i racconti di Salinger lasciano secco. Già era cominciata in modo duro, con A perfect day for bananafish, con l'entrata (e uscita) in scena di Seymour Glass, un fantasma pesantissimo che si porta dietro tutta l'opera di Salinger, anche quella non incentrata sulla famiglia Glass. E poi i personaggi così...storti, forse, come Franklin in Just before the war with the Eskimos, e il racconto nel racconto di The Laughing Man, così ben narrato da farmi sentire seduto sul pulmino ad ascoltare le vicende dell'uomo che ride. E For Esmè - with love and squalor. Fino a Teddy, l'ultimo. Un altro di quelli che lasciano secchi, di sasso. Credo sia un libro con cui ho instaurato un rapporto piuttosto profondo. Mi piace la sua copertina sobria, quasi completamente bianca. Il nome della casa editrice, Little, Brown Books. Sono intimo con questo libro anche per come è fatto, rilegato. Il fatto che dopo l'ultima pagina ci sia subito il retro copertina, le pieghette che ha preso. E' un libro da tenersi in tasca, se si hanno tasche abbastanza capienti per tenercelo. E non per estrarlo e leggere un racconto, una frase ogni tanto (anche se i racconti sembrano esser studiati per essere letti durante un viaggio in treno), ma più semplicemente per averlo lì, perchè è il suo posto, più di quanto lo potrebbe essere uno scaffale. In un libro così storto non riesco a trovare una citazione che possa andare (anche se questa frase mi fa morire: "Loretta was Clay's girl. They intended to get married at their earliest convenience. She wrote to him fairly regularly, from a paradise of triple exclamation points and inaccurate observations") e allora citerò l'interno copertina. Che non l'ha scritto Salinger, ma che è una delle cose che mi fa sentire così intimo con la mia copia di Nine Stories:

If you purchase this book without a cover you should be aware that this book may have been stolen property and reported as "unsold and destroyed" to the publisher. In such case neither the author nor the publisher has received any payment for this "stripped book."

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